
La prima volta che ho realizzato un’icona bizantina, si è trattata di un’esercitazione puramente tecnica, compiuta durante gli studi accademici: in quell’occasione provai semplicemente a “dipingerla”.
Tempo dopo, terminati gli studi, ho avuto occasione che me ne venisse commissionata una, ed in tal caso prima di realizzarla, come mia abitudine lavorativa, iniziai a fare un po’ di ricerche ed approfondimenti a riguardo.
Sono rimasto molto affascinato nel comprendere la profondità spirituale che vi è dietro questa forma artistica, constatando come non vi possa essere messaggio più elevato e profondo che l’arte possa esprimere, se non quello della propria fede.
Lo stesso Papa Giovanni Paolo II, nella sua lettera agli artisti, parla di un importante dialogo tra Chiesa ed artisti, sviluppatosi in ben duemila anni di storia.
È molto affascinante comprendere come un’icona bizantina non la si dipinga ma la si “Scriva”, questo perché nella sua vera essenza e origine religiosa, si può constatare che non riguarda affatto un’esecuzione tecnica pittorica, ma nasce piuttosto come un vero e proprio processo di preghiera.
Data la profondità spirituale di questa “scrittura”, ho scelto di realizzare queste opere prevalentemente su commissione, considerandole un’espressione di fede prima ancora che d’arte.







